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Una selezione di formaggi sardi con mostarda di frutta e pane carasau: sapori stagionati che raccontano pazienza e gesti antichi.
Salumi sardi scelti con cura, gustosi come ricordi condivisi: un assaggio della nostra terra, sapido e autentico.
Patate rustiche sarde, arrosto o fritte con rosmarino selvatico. Una radice semplice, che sa di casa e terra asciutta.
Fiori di zucca fritti in pastella leggera, accompagnati da carciofi sott’olio e favette. Un piatto che celebra la stagionalità e la semplicità.
Pane croccante che accoglie datterini maturi, stracciatella morbida e foglie di basilico: un boccone fresco, pieno di luce.
Lattuga romana, pollo in crosta di panko, crostini dorati, Parmigiano Reggiano e salsa Caesar: un classico che qui respira l’aria della macchia.
Pomodori Camona, cetrioli, cipolla rossa, olive Bosana, origano, limone e frue: un’insalata luminosa, tra freschezza vegetale e sapidità gentile.
Finocchio crudo, arancia, cernia affumicata e olive Bosana: un'insalata morbida, accesa da una vinaigrette al miele, agrumi e balsamico.
Quinoa, avocado, mango e gamberi grigliati con dressing al miele e lime: un piatto fresco e materico, dove dolcezza e acidità si bilanciano con grazia.
Cavolo nero, mela verde, uvetta, pinoli, miele e aceto di Sherry: una composizione di contrasti naturali, tra freschezza, dolcezza e note tostate.
Spaghetti con salsa di datterini rossi e basilico fresco: un piatto essenziale che profuma d’estate e semplicità.
Pomodori Camona sardi, burrata, basilico, origano e olio al finocchietto: un classico estivo che unisce latte, erbe e sole.
Pane rustico, datterini rossi e gialli, cetrioli, cipolla rossa, olive Bosana e cozze di Olbia: un'insalata viva, tra terra salata e freschezza marina.
Pinsa con fichi, prosciutto di Parma, rucola e miele: un incontro armonico tra morbido, salato e verde amaro.
Gambero rosso, tonno, salmone affumicato, ostriche di Cugnana, avocado e fragole: un piatto fresco e vibrante, dove il mare incontra la frutta nel pieno della sua stagione.
Servizio e coperto: € 5
"Dove la terra sussurra e ogni foglia racconta una storia.
Dal territorio fino all’anima, ogni pianta è scelta con cura e preparata con riconoscenza."
Affumicata con delicatezza e cotta lentamente, la melanzana incontra i pomodori Camona maturati al sole, la stracciatella di bufala, l’origano selvatico e un olio al rosmarino che profuma di vento e collina.
Protetto dal cartoccio e scaldato dalla brace, il sedano rapa rivela la sua dolcezza terrosa su una crema di piselli e zafferano di Monreale, mentre una nota sottile di liquirizia accompagna il passo lento del piatto.
Spaghetti intrecciati a zucchine rosolate con cura, tuorlo ricco e pecorino stagionato. Il pepe di Sichuan accende il finale con un guizzo agrumato che vibra sulla lingua come un ricordo d’estate.
Un riso Carnaroli si immerge in una crema intensa di barbabietola. Il formaggio Ovinfort e l’aceto balsamico invecchiato ne amplificano profondità e rotondità, in un abbraccio che resta.
In un gazpacho freddo convivono Camona, cuore di bue e datterini, accompagnati da cetriolo, peperone e crumble di pane al rosmarino. Tutto ciò che l’orto offre, raccolto in un sorso vibrante di luce.
Carote nere, gialle e rosse si alternano in consistenze e temperature, legate dalla loro crema, da un fondo vegetale profondo, una punta di vaniglia e una spugna alle erbe che scioglie il confine tra gustare e sognare.
“Dove le radici aondano nella tradizione e il passato è custodito con cura. Dal pascolo alla tavola, ogni ingrediente riflette la ricchezza della terra.”
Lo scamone viene tagliato a coltello, condito con olio sale e pepe e accompagnato da cicoria, uova di quaglia e capperi fritti. La citronette al limone e acciuga intreccia l’amaro, il sapido e l’agrumato in un rito che risveglia i sensi con equilibrio.
Il magatello, tenero e rosato, riposa su una crema tonnata setosa. Le cipolle rosse, i fagiolini e i capperi tracciano un percorso di freschezza e memoria, tra dolcezze antiche e richiami d’estate.
Ravioli di ricotta affumicata e spinaci nuotano in una salsa calda di salsiccia fresca, completati da una crema di pecorino DOP e finocchietto selvatico. Un piatto che porta il tepore di mani che impastano e fuochi domestici.
Fregola sarda al ragù bianco di pecora, cotta a lungo e profonda. Le carote fondenti, il fondo bruno e lo zafferano raccontano una sera lenta, scaldata dalla brace, dove ogni cucchiaio è una confidenza.
Carré d’agnello con salsa Bernese al limone, spinacini, uva, pinoli e topinambur croccante. Dolcezza e acidità danzano tra il verde delle foglie e il calore dell’arrosto, come una camminata lenta tra le vigne.
La quaglietta è farcita con fichi, lardo e noci, mentre la coscia croccante accompagna un purè al tartufo nero e fondo di quaglia. Un boccone che trattiene la luce del giorno, tra ombra, intensità e memoria autunnale.
“Dove il mare si avvicina in silenzio e lascia tracce di luce, sale e profondità. Ogni piatto nasce dal dialogo tra acqua e terra, tra onde e radici, tra ciò che resta e ciò che si trasforma.”
Il polpo viene cotto in doppia tecnica e servito con una crema di patate e limone, olive Bosana, pomodorini confit, salicornia e patate viola. Un incontro tra fumo e marea, dove la consistenza abbraccia la delicatezza e il sapore conserva il calore del sole.
Spaghetto di seppia cruda e seppia fritta si intrecciano su una crema di topinambur con shiitake rosolati. Le consistenze si rincorrono tra il croccante e il tenero, in una trama che parla sottovoce di umami e sottobosco.
Uno spaghetto freddo accoglie la cremosità dei ricci di mare, la brunoise di sedano e la bottarga di muggine di Cabras. Il mare profondo si apre in freschezza dorata, dove ogni boccone è un’eco che si dissolve lentamente.
Gnocchi di patate fatti in casa si uniscono a vongole veraci, crema di bottarga, olio all’aglio e un tocco di peperoncino. Una carezza salina interrotta da un sussulto piccante, tra morbidezza e fragranza costiera.
Trancio di rombo grigliato, servito con Beurre Blanc, aneto e topinambur arrostito. Il mare sfiora il fuoco, lasciando in bocca un ricordo vellutato, rotondo e verde come la linea dell’orizzonte.
Tataki di tonno rosso servito con fondo bruno, aioli, crumble di erbe e cipolla caramellata. Un incontro tra forza e delicatezza, dove il mare si ritira per lasciare spazio a una profondità avvolgente, sapida e vellutata.
Servizio e coperto: €5
ll savoiardo sardo fatto in casa accoglie una crema al mascarpone e fava tonka, attraversata dal caffè. Una morbidezza aromatica che avvolge e conforta, come un ritorno atteso.
Mousse di cioccolato fondente al 70%, crumble di cioccolato bianco e gelato al cioccolato al latte con frutti di bosco. Un intreccio morbido e profondo, dove l’intensità si scioglie nella dolcezza e ogni nota resta impressa.
Dorata, croccante, filante: la seadas custodisce un cuore caldo, chiusa da miele di cardo o da una spolverata di zucchero. Un classico che attraversa il tempo e ritorna col profumo dei campi in fiore.
Biscotti e dolci della tradizione accompagnano un gelato allo zabaione e Vernaccia. Un assaggio che parla di festa, tra briciole d’infanzia e sorsi d’isola in forma di crema fredda.
L’insalata di fragole si compone con pan di Spagna alle erbe, gelatina di latte e gelato al basilico. Un passaggio lieve tra terra e foglia, che fiorisce in dolcezza.
Frutta fresca di stagione si immerge in un coulis di frutti di bosco, affiancata da un gelato alla panna acida. Luce e acidità si rincorrono tra polpa e crema, in un equilibrio che disseta e accarezza.